ci sono panchine dal nome indiscusso
che frequentano la piazza
con quell’abbigliamento sparso
che le rende usate

dimostrano quanto siano piccole
le odissee dei passi
e i gesti delle chiacchiere
quando preferiscono le sfilate

-basta un giro di gente
per legare voci senz’aria,
come le abitudini in culo a ogni direzione-

di solito è il girotondo degli alberi
che stende le sere con un uppercut
di lampioni, il bar invece
ha il suo fascino di birra
e non crede molto alle luci
si limita ai segni della briscola
con gli occhi di Mariangela

al tavolo le carte litigano
per un po’ di noia,
non hanno capacità d’altezza :
provare a essere strada
è un’impresa per pochi

/perché le salite
siano anche discese
bisognerebbe disporle al moto/