come la sera ho amato le stelle,
le luci del tuo volto col senso delle mani

ho visto le ali del tuo tempo
stringersi tra i mie anni
e farne contorni e speranze

ma agli angoli del viaggio
il tuo viso mi chiede ancora lacrime
con un verso che recita parole
a distanza :

ricordo il tuo palcoscenico di meraviglia
quando sulle scale un gesto di madre
cantava carezze e occhi evidenti
e la gonna portava il sole come il giorno

ora la sensazione di te
assume l’orizzonte delle curve
e stringe il mio ritorno
come la porta di casa i baci

/quando l’amore aggiusta direzioni
si racconta d’estate l’abbraccio del tempo

 

***dedicata a Giovanna (mia madre) e all’emozione che mi scuote nel rivederla

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