se al rumore del vento
potessi dare il verso della mia voce
potrei crescere come l’anima

commosso in distanze
e in consuetudini di sere
tanto da sentirmi luna

sarei mare nel vedere
i tuoi occhi come i miei
anche lacrima non vissuta
per vincere il tempo

e gentile sarebbe la notte
a nascondere la strada
se l’odore del gelso fosse ritorno :

dei nostri anni
stringerei i disegni a matita,
le storie dei bambini
in necessità di gonne

e in quelle curve muterei il senso
a meridione
col volto estivo delle more
e l’aria giovane