per non sentirmi a piedi
prenderei i fianchi della carreggiata
attraversando congiunzioni e mete
guarderei oltre se potessi
ma non chiedermi di volare
gli alberi sono a distanza,
lo spazio è un tempo in ginocchio
semiaperto e tollerato
e questa monotonia d’aria
che riassume catene, piazze
e confinamenti
poi ancora figure e distorsioni
in altre fragilità avrei universi
da condividere, teorie di panchine
a limitare il vuoto
e basterebbe una piccola eternità
per non morire di realtà
non sapevo anche tu fossi WordPress!!
ahahah io ne ero assente da più di un anno ed eccomi di ritorno e ti trovo ed è una bella sorpresa!
mi piacciono i tuoi versi in particolare
“lo spazio è un tempo in ginocchio
semiaperto e tollerato”
perchè si avvicina molto alla mia idea di tempo in senso lato sia fisico che mentale!
un abbraccio
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ciao chicca bentrovata 🙂
ricambio l’abbraccio
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fragilità, senso di smarrimento, monotonia, realtà non sempre dolce ecco un bel mix di cui è composta la nostra vita che tu hai espresso con chiarezza nei tuoi versi
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già, è esattamente come hai scritto. Ciao e grazie
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Notte e ciao
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Già solo il concetto di fragilità mi incanta.
Buon…giorno
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ciao carissima e grazie 🙂
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riflessione poetica profonda e sentita sulle tante solitudini e fragilità che occupano la nostra realtà quotidiana.
Bravissimo! Complimenti!
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grazie Max per la tua assidua presenza 🙂
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