fu la notte a distrarmi dal giorno
lieve e sincera destituì ogni forma,
ogni altra solitudine
scese indenne e come un volo
raccolse i sogni del silenzio
evitando al tempo altre apparizioni
fu momento, soglia d’eccezione
e sottile imprudenza
pioggia nell’affidarmi agli alberi
preferì la quiete alle possibilità del vento
venne con le ore inconsuete
intonando la voce alle stelle
così cercai il volo dei lampioni
per spegnermi d’immenso
poi con le ombre degli occhi
assottigliai il mondo in un piccolo gesto
/l’eternità mi affiderà al mare
quando ritornerò stanchezza di sole
quando la notte ci accoglie materna nel suo grembo, tutto ci appare tranquillo come un grande sogno .
Poesia dal ritmo lento, senza l’ansia di trasmettere più di quello che la sua forza trasmette.
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visto l’orario, passo domani a leggerti.
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E’ strano io scrivo di fragilità e tu la traduci in versi,.
Io scrivo di solitudine e silenzio e tu li traduci in versi.
Perfetto.
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vorrà dire che siamo in sintonia, sebbene virtuale ma sempre sintonia. Un abbraccio
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Molta atmosfera! Soprattutto nelle prime due strofe, che mi hanno fatto provare un senso di abbandono al silenzio, ai sogni, e all’assenza di forme.
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era proprio quello il senso “ritrovare” un po’ di silenzio e solitudine!
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l’impronta di un poeta si vede anche attraverso le riflessioni sociali che sa trasmettere assorbendo il tempo che lo caratterizza. E tu sei un vero maestro in questo (;-)
Molto bravo!
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grazie Max
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Assolati!
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Tramonti assoldati nel mare di Sperlonga. ..
Sherabuonadomenica. 💛💙💜
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già tramonti e silenzio!
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