fu la notte a distrarmi dal giorno
lieve e sincera destituì ogni forma,
ogni altra solitudine

scese indenne e come un volo
raccolse i sogni del silenzio
evitando al tempo altre apparizioni

fu momento, soglia d’eccezione
e sottile imprudenza
pioggia nell’affidarmi agli alberi

preferì la quiete alle possibilità del vento
venne con le ore inconsuete
intonando la voce alle stelle

così cercai il volo dei lampioni
per spegnermi d’immenso
poi con le ombre degli occhi
assottigliai il mondo in un piccolo gesto

/l’eternità mi affiderà al mare
quando ritornerò stanchezza di sole