Tenta ancora remi questa dolce acqua
con gli attimi di un’aria strappata,
in preghiera a tirare santi.

A cuspide di un rosario per piangere età,
come la misura degli occhi
nell’arruolare anni.

Perché è scadenza di mare
il cadere di vela
quando solo una porzione d’albero
rimane come mestiere d’onda.

Ora che strettoia di fianchi
è il passaggio.
E non basterebbe un’entrata di sole
a richiamare questa donna in ginocchio :

viva nel buio di un’estremità
come foto senza volto,
come luogo ignorato di vestiti.

Perché i quadri appesantiti di muro
non hanno più capienza di chiodi
ma rimanenze condannate alla vita.