Stringo preghiera ad ogni contare di velo
e mi soffre parola in petto
nel debole richiamo di vocali.
Ed è durata in ogni aria di denti
quel timbro di labbra umide
dove la voce più non si conosce.
Perché come linea d’acqua
mi cade agli occhi la vita
e solo un’ombra prova gentilezza d’impronta.
E vorrei sentirmi viale,
una qualche piccola impresa di lampioni
per misurare di ciascun raggio l’eternità.
A tentarmi è l’amore delle foglie
quando si consegnano al cielo.
Il volo del vento tra i rami
nel respiro degli uccelli.
Ma in fondo basterebbe
che un luogo di passo mi fosse carne.
una sensazione dolorosa che fa male al petto come punture di spillo. Le tue paroile non sono mai banali. E colpiscono diritto al cuore.
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Mai banalità si leggono dalle tue parti, davvero, complimenti Rosario 🙂
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Quando il dolore è così acuto non ci sono parole per lenirlo. Solo una presenza lontana che cerca di essere vicina
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Eccomi a rileggerti in nuova veste solo per poter accedere più facilmente. Anche se la morsa di tristezza non ti lascia, c’è ansia di voli e di respiri più profondi.
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sofferenze e preghiere per attimi di vita da trattenere a se, come luci di un tramonto dal quale non vogliamo separarci.
Sempre magistrale il tuo poetare, bravissimo!
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Come dire Mi piace tanto dilaniato dolore?
Sherasenzaparolesoloavvolgentecalore
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