È sera sulle biciclette sparse, nei vicoli
la buvette ha un sapore che si ferma,
ha scelto la malinconia delle barche.
Tra i boulevard il cammino dei fiori
occupa la solita strada.

Vicino al fiume
le parole raccontano di una donna,
il viso di paglia, due occhi al cielo.
All’acqua le pieghe
di piccole fisarmoniche si offrono alle note.

Monet dipinge.
Nelle foglie l’acqua scivola
fissando le mani in un gioiello di tela.
I colori invece applaudono nei bistrot
mentre le rose si lanciano volentieri
sui passi.

Nei locali la notte è un orologio di volti,
più in là, a Montparnasse,
le ceramiche rubano lacrime.
Con le tasche piene di amori perduti
le scelte si aggiustano come un volo silenzioso.

Intorno la pioggia si ostina di gocce,
per un lungosenna di vele al calare di stelle.
Ai poeti si chiede la carità, qualche verso in caduta
per una giostra d’inchiostro.