La vita non esiste se non nella neve,
nelle ombre di un cielo senza peso.
Come un monotono sciabordio di silenzi
che insegue un pezzo di strada.

Una figura di foglie
che danza negli occhi buttati.
E solo per una piccola impresa d’aria
che si fa mestiere, a volte aspro
e dal sapore di lacrima.

E voi morbide maniere di parole
che vi gettate nelle voci piene di rumore
affiorate per una inutile circonferenza
di strada che si dilegua.

Sopra un foglio bianco senza firma,
come nome di quella religiosa incomprensione
fatta di gocce e di acqua santa.

Giù per il mondo, dove i marciapiedi
si parcheggiano a salve,
dove un crocevia di cuori capita alla solita,
maledetta ora.

Fino alla fine dei giorni,
fino alla casa degli incantesimi risparmiati,
quelli di un’ancora poca accorta
a qualsiasi spinta di nave.

La vita è un gioco di pioggia leggera
che arrossendo si trattiene.