Ho scelto il vento
per rubare immagini alle vetrine,
oltre l’usura degli autobus
un ultimo viaggio di grandezza.
Per chiusure e lampioni
la ruvida grazia della vita,
quando distrae
e si abbandona ad ogni inchiostro.
Ora che il cielo è una pioggia strana
i passi capitano rari
e una piccola, goffa, discesa d’estasi
esiste senza strada.
Dentro un singolo ricordo di vastità
e in nessun luogo,
dentro gli occhi per muovere cammino,
in odore alla notte e per lune di rado avvistate.
Al silenzio confesso la mia voce,
al mare l’affanno delle onde.
E senza esperienza di pronuncia
questa stanca poesia.
rubo
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fai pure 🙂
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L’ha ripubblicato su iwantyouhappye ha commentato:
. . . Nell’odore della notte
silenzio confessa questa stanca poesia …
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non è una stanca poesia ma parole intense e vive, che ci accompagnano nella sua lettura
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grazie mio assiduo lettore! Ciao
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ciao
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Ti costruirei un montaggio ( ne ho creati più di 100) ma venerdì parto per motivi di famiglia e ho casa in subbuglio.
La tua “vis” è gradevolissima, Rosario, lo sai…
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grazie Marzia del pensiero, spero non sia nulla di grave!
Prenditi il tuo tempo se ne avrai ancora voglia potrai farlo in un secondo momento. Ciao e auguri
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al vento confessiamo la solitudine dei passi, il verbo delle idee, la verità delle nostre paure, giacigli di verbi arresi alla poesia della vita.
Sempre bravissimo!
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grazie Max
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vibrante
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grazie 🙂
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mi piace molto
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grazie!
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