I bar offrono spesso un’esistenza
presa in prestito. Esistono come avvento,
una lettera di cambio che non so dire perfetta.
Valentina, che possiede solo la ridicola
esposizione dei miracoli, si ostina a proporsi
come una bizzarra cauzione.
Con quel dolore stampato
che nessuna carità sa come accettare,
non conosce altro vanto.
Le voci a riguardo sono parole senza portata,
soltanto l’odore sbagliato promette
una camicia a macchie complicate.
Ogni seduta, ogni singola lacrima
è urgenza abituata, che in nemmeno mille rate
può dirsi grazia ricevuta.
Valentina è un certificato a lungo termine,
l’esatta misura di un bicchiere da dare in fede
e dimenticare.
Certe vite scendono sempre alla prossima fermata,
senza biglietto non è concesso avvisare.
In una donna la vita di molteplici sofferenze.
Grazie Sarino.
Sherabbraccicari
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grazie cara, ricambio
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Che intensità e che quadro stupendo nella sua verità e profonda sofferenza!
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grazie per la condivisione! Ciao
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la solitudine, una vita, una donna. Ricordi, ricordi e tanta malinconia.
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e tanta sofferenza dentro un bicchiere! Grazie della tua costanza, ciao
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ciao
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🙂
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la vita di una donna, il suo dolore, la sua solitudine, impronte di vita avvolte dal tessuto del tempo, racchiuse in grembi avari di risposte, fra silenzi che urtano la sensibilità della vita stessa.
Molto bravo come sempre.
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grazie Max
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