In questo forse che non si arrende
scorgo il sole lento, un luogo
lasciato al verso stanco di un canto.
La via di un certo tempo
dove si cercano santi.
Sono il traguardo di essere uno dei tanti
e non ho facce da presentare,
nessun’ombra in crescita
qualche verso a dimenticanza
l’alba sola che mi trattiene.
Sono mare, onda e soltanto un po’ di vela,
un porto in marcia verso quel posto
avuto in mente, l’altra parte
di un corpo comprato dal vento.
Non ho che due lire di verità,
le scarpe di mestiere e la realtà
di un bicchiere che mi concede
notti e marciapiedi.
Sono la luna intatta dietro casa,
la finestra incontro agli alberi
mentre viene sera.
immagine di Filippo Palizzi - Luna mancante avanti l'alba - 1871
chapeau !
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ma grazie 🙂 un abbraccio
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Che incanto!
“L’alba sola che mi trattiene…
sono mano, onda e soltanto un po’ di vela….”
Pura emozione
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grazie Adriana, un caro saluto!
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Caspita…
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grazie 🙂
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Di niente
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ritmo lento ma le sensazioni rimangono forti. metafore azzeccate come
‘Sono il traguardo di essere uno dei tanti
e non ho facce da presentare,’
che colpiscono il lettore.
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grazie Gianpaolo, sensazioni che mi “camminano” dentro!
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ciao
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l’umiltà di un poeta che ascolta l’anima e trattiene la vita in un sorso di amara verità. Ottimo testo 😉
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grazie Max!
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Ti rileggo centellinando le tue parole…
Un mix di poetica originalità e sensibilità.
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grazie carissima! Un caro saluto
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