la scena va avanti sera
nell’aria rarefatta fronte molo
con l’odore giovane del sale
che non sa se restare

si cercano versi
in qualche vetrina in fila,
forme nel vento di qualche fiato
tirate da dietro e senza strada

negli occhi righe inadatte di mille vetri
lottano per qualcosa di un altro colore
sotto un ponte che trema di tanto in tanto

mentre i passi lottano invano
per raccogliere
qualche luce da dare in voce

e la malinconia si avvia lenta
come metafora scritta in fondo,
come la marea di un’altra spiaggia

sulla via dei santi
code attratte da qualche panchina
fanno il verso alle fontane

dicono che la vita sia l’acqua acerba
della riva quando non viene,
quando ogni coraggio va a scadere