questa voce non è diversa
da un’altra sera di porto in rada
abbinata al lungomare
sa di resa anche all’onda

a mischiare sobborghi e citazioni
strisce e strisce di passi
e le case d’amara nascita uguali
che a guardarle sbucano passate

un lamento di treni in salita agli alberi
per vanità continua in curva
fino in cielo dove non esistono morti
con la voglia di restare

e per quell’aridità di un disegno
che insiste per risorgere
nel poco vento ancora al mondo
per migliaia di auto in sola preghiera

cammineremo di volti andati in fumo
per quel tram in direzione cieca
e lungo il lampione di un’ultima sigaretta
commossa in altezza

a nessuna forma di luce
riesce il buio quando si riempie di passi,
stasera il mare è il dubbio di un faro
al silenzio delle strade