è come se in ogni spazio
rimasto dietro
vivesse un raro attimo di pioggia fine,
un gesto d’amore inventato
fredda invenzione di un lampo
e lento disturbo di seta

forse avanzo di qualche goccia
per l’ennesimo voltarsi indietro
e magari perdono,
tempo per un vento disteso
a vincere di un viaggio ogni casa
e di un colore appena sfiorato
il riparo senza resa

vecchio come gli alberi
promessi al sorriso,
lieve, di un nuovo universo ingiallito
la voce di ogni eco
a lasciare un sogno infinito
e di un’ala inconsueta
la forma di una futile meraviglia

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