come l’età che resta dentro
mi piego per un po’ di ieri
e conto passi che non so dire
e stringo il cielo in fondo
per le vie in disuso, per il lieve riflesso
di essere strada inclusa
senza un luogo nato,
per aria di tristi maschere inconsuete,
dietro ad ogni falso giorno
-d’estasi preziosa sorpresa
a misura e luce
di pochi lineamenti fermi altrove
esistere, mi fu detto, è stare fermo
basterà il vento,
una lama d’erba che s’alzerà lenta,
tra pigre transumanze
e qualche volo mosso ad usanza
alla fine sarà eco soltanto,
rumore maldestro e gioiello di poche stelle
Bella, Sarino, bella.
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grazie
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la classe delle tue poesie non conosce confini, bravissimo!
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grazie Max
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Esistere mi fu detto è stare fermo, basterà il vento……..stupendo questo passaggio..
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grazie
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