forse ci ameranno ancora le onde
e le voci delle rose immaginate
quando saremo di un’ora
l’inutile magia del volo
e di un respiro l’alba a chiedere vento

simili alla vanità malferma
di un difetto e di ogni cruda presenza
con mille vie prese di traverso
come quando in vanto andammo
in ritiro di lampi

con la ruggine di un sol maggiore
rimasto in equilibrio di mani
e la follia di una strada
a ripetere il sole
in ogni fuga che più non appare

-calano vie disattente
addosso al mare di una nave
e quel portico che non mi scorge
sembra un vecchio cielo di rami

Pubblicità