come la luce che esiste
solo in fondo al viale
ogni luogo si spegne piano
a guardarlo andare, quasi un’onda
intorno all’alba di un cane

a misura di cielo il passato
frequenta i volti delle case
con panchine senza fine,
una piccola distrazione di passi
vive di quel poco che rimane

incompiuto ai piedi di un faro
un vecchio ride,
alcuni ricordi lasciati domani
e un diverso sole
riassumono il mondo di un diario

per non capitare mai
basta essere qualcuno di meno
insieme alla gente che non sarai
perché troppo lontano dal mare
e dalla prosa di storie contrarie

-al silenzio di alcune api
un paesaggio metropolitano
ricorda l’odore del sale,
concede l’estasi di restare soli