cadono imprecise
le forme rimosse d’amore,
leggere migrazioni di rose
sembrano inattese,
astratte come linee di dolce follia
si concedono paesaggi

e attraversano sguardi,
attimi soltanto intuiti
di battiti abbandonati ed erranti,
seguiranno di bianca malinconia
trame assorte,
incerte come quel cielo dietro di noi

spose di un prato amato
e di seta vestite
mutevoli e inquiete di passi
a guardare l’aria bella
di foglie in viaggio
e di un’alba attesa e mai nata

-di quella vita che non si sa cos’è
dimessa è la notte sconfitta di luce

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