sentirai la primavera come le foglie
e senza posa il cielo della sera
nell’incenso,
ci sarà un fiume di superbe labbra
nella brezza di questo mare

dimora di un giorno a calore,
in quel primo pomeriggio rimasto volo
sui nostri fiori, occhi
di un fitto azzurro, sui capelli il sole
splendente, quanta grazia perduta

fosse stata ebbrezza la vita
ce ne saremmo andati di bianche vocali
in qualche nido di passi,
col tempo concesso all’acqua
e in parte sospesi

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