sarà perfetto il sole
sui voli vecchi di quiete
e pane sedimentato
quell’attesa che ancora ci spetta,
verrà impetuoso,
vagando, come questa terra
in rifugio d’uva a settembre,
per un’altra pulsione di viti
e un anno dopo un anno

così quando cadremo
nudi tra i nomi
saranno lampi le strade imperfette
con la luce che vorremo
e la pioggia su di noi,
e i nostri volti sulla via dei santi
bruceranno come gli occhi
per un’ombra di carta
apparsa per un momento

saremo stormi in fila d’assenza,
in pace per ogni senso
e per quelle fragili colline
amate ferocemente

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