sarà perfetto il sole
sui voli vecchi di quiete
e pane sedimentato
quell’attesa che ancora ci spetta,
verrà impetuoso,
vagando, come questa terra
in rifugio d’uva a settembre,
per un’altra pulsione di viti
e un anno dopo un anno
così quando cadremo
nudi tra i nomi
saranno lampi le strade imperfette
con la luce che vorremo
e la pioggia su di noi,
e i nostri volti sulla via dei santi
bruceranno come gli occhi
per un’ombra di carta
apparsa per un momento
saremo stormi in fila d’assenza,
in pace per ogni senso
e per quelle fragili colline
amate ferocemente
poesia delle luci e delle ombre di cui ci accorgeremo, te la rubo per il Domenicale del 12 febbraio
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grazie Flavio
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Un modo per ricordare che un giorno non ci saremo più e non potremo godere dei raggi solari.
Veramente superbi i tuoi versi.
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grazie
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Incantevole e profonda nel suo significato. Complimenti!
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grazie
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le colline amate ferocemente! e in rifugio d’uva a settembre! che versi!! grazie scrivi d’incanto! buona giornata Sarino!
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grazie
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sempre più belle le tue composizioni, bravissimo! 👏👏👏👏👏👍👍👍 bellissima anche l’immagine..😉👍👍👍👍
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grazie
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“…saremo stormi in fila d’assenza,
in pace per ogni senso…”
Oh, sì!
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grazie
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