e tra le mani fu sole
e luna perfetta
il volo di quel luogo contrario
e lieve orizzonte
che si dichiarò alla luce
per le onde al riparo di una rosa,
con un sottofondo di fiori bianchi
tra i capelli al mare
e agli occhi mille volte colore

t’immaginai sguardo e cielo
e tremore ritrovato
per l’acqua che mi bagnasti,
nata per sempre,
in quella notte che fu estate
e propaggine ogni roccia
di morbida brezza scolpita,
come eternità di un attimo
a respirare un bacio, in fondo al fiato

assoluti per strade ostinate
eppure ingenui in quell’intimità mai bastata
per gli anni al tempo della vita

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