sostano al vento i battiti,
il respiro delicato delle voci
che mi accompagna quando si scelgono
ma soltanto il rumore dei vetri
è quella strana verità
di fianco alla sera
che mi sembra nata in ogni forse

ed è un brivido, una curva a margine
come la pioggia
dove le panchine provano antichità diverse
e vecchie strade sulla pelle
amano l’acqua al limite di un passo
con quel po’ di luce che cade
tra memorie grigie e lampioni

qualche sorriso si raccoglie in silenzio
con tutto il tempo di una copia
e il vuoto si accende di lontananza,
anche gli occhi soffrono i colori
per ogni albero che s’arrende
quando pallido ai rami tende al cielo
con la voglia di restare