non di questa vita
sapessi l’ombra
o di qualche mattina leggera
la cenere incerta che mi aspetta
ma almeno una risposta
a sciogliersi piano
vivendo di lampi,
nel buio di una buona notte
come un angolo da annaffiare
-in riparo da questo tempo
che anche all’infinito
si abbandona

parlano di fogli
le scene bianche, di carezze
le mani, presagi forse,
ma in silenzio
tu vivi per timore
e cosa siano gli angeli
se non parole perfette
me lo dicono
i passi che stanno fuori

-di nebbia si sopravvive,
anche per un’istante