di fronte al vaglio degli anni
poche le pretese
qualche sigaretta, gli amici di sempre
e un balcone da difendere
le case sembravano non offendersi
delle nostre partenze, del resto
al cemento bastava il suo nord
per essere più alto degli alberi
intorno le conferme erano svanite
da un pezzo : i concorsi
avevano svuotate tutte le birre,
ormai solo un brano dei Police
indicava la luna
quel giorno festeggiammo :
i piatti di carta per scriverci
un po’ di sapore
e lo sguardo oltre il vetro
per non mischiare lacrime
poi vennero i chilometri e le assenze,
sostituimmo i giubbotti anni ’80
con le divise del ventisette
ma decidemmo di tornare ogni estate
è comunque bello poter conservare gli amici di sempre, ritrovarli…qui esprimi una sobria nostalgia, il tuo sguardo spazia disincantato ma saggio e sereno sulla distesa degli anni passati
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grazie Marina, degli amici il ricordo è solo l’inizio :). Ciao
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Ricordi vivi. Partenze ma sempre dei ritorni alle proprie radici.
Una poesia che percorre tutto questo, forte, intensa che dimostra quanto forte sia il richiamo della propria terra.
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un richiamo che continua oltre il tempo e la distanza. Ciao e grazie
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Davvero bella, come le cose che ci appartengono davvero.
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e niente come la radici ci appartengono così fortemente! Ciao e grazie
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ricordi che rivivono in te oltre le trasparenze del tempo.
Molto bravo.
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grazie Max
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